Autores: Carlo Alviggi, Professore associato, Università Federico II di Napoli. E-mail: carlo.alviggi@unina.it
Marika Ylenia Rovetto, Medico-Chirurgo, Ginecologia e Ostetricia, Università Federico II di Napoli- E-mail: marika.rovetto@gmail.com
Oriana Clarizia, Professoressa ordinaria, Università Federico II di Napoli. E-mail: oriana.clarizia@unina.it
Barbara Salvatore, Professoressa associata, Università Federico II di Napoli. E-mail: barbara.salvatore@unina.it
Letizia Coppo, Professoressa associata, Université Catholique de Lyon. E-mail : lcoppo@univ-catholyon.fr
José Ramón de Verda y Beamonte, Catedrático de Derecho Civil, Universidad de Valencia. E-mail: j.ramon.de-verda@ue.es
Resumen: Il lavoro approfondisce il tema della fecondazione post mortem secondo una prospettiva metodologica interdisciplinare e comparatistica.
L’approccio interdisciplinare pone in risalto l’importanza della dimensione medica sottesa al tema. Nel prospettare le diverse tecniche di preservazione della fertilità, tra le quali peculiare rilievo assume la crioconservazione di embrioni e di gameti maschili, l’indagine evidenzia, in un’ottica di necessario confronto e costante dialogo, le problematiche più significative e i principali dubbi interpretativi ai quali si trova a far fronte, sul piano applicativo, il personale medico che effettua pratiche di procreazione assistita.
La prospettiva comparatistica, invece, è di ausilio nel rintracciare significative differenze tra l’esperienza giuridica italiana e quella francese: benché in entrambi i Paesi la fecondazione post mortem sia vietata, si riscontrano incongruenze e problematiche interpretative di tenore diverso in ragione della ratio non del tutto coincidente sottesa all’accesso alla procreazione assistita nei due sistemi giuridici. Ancor piú distante è l’esperienza giuridica spagnola, la quale ammette la fecondazione postuma, effettuata con l’utilizzo dei gameti del marito o del convivente deceduto della donna che fa ricorso alla tecnica ma prevedendo condizioni e limiti precisi, il rispetto dei quali incide sulla condizione giuridica del nato permettendo di considerarlo, ad ogni effetto, figlio dell’uomo deceduto.
Palabras clave: Procreazione medicalmente assistita; consenso; fecondazione post mortem; crioconservazione; embrioni; gameti; bigenitorialità; condizione giuridica del nato; tutela dell’interesse del nato.
Abstract: The paper examines the issue of post-mortem reproduction technology from an interdisciplinary and comparative methodological perspective.
The interdisciplinary approach highlights the importance of the medical dimension underlying the issue. In considering the various techniques for preserving fertility, and in particular the cryopreservation of embryos and gametes, the study highlights, in a perspective of comparison and constant dialogue, the main problems and interpretative doubts faced by medical professionals involved in assisted reproduction practices.
The comparative perspective, on the other hand, makes it possible to identify significant differences between the Italian and French legal approaches: although post-mortem fertilisation is prohibited in both countries, there are contradictions and problems of interpretation due to the different ratio underlying access to assisted reproduction in these two legal systems. The Spanish legal experience is even more distant, since it permits posthumous fertilisation carried out with the gametes of the deceased husband or partner of the woman using the technique, but imposes precise conditions and limits, the observance of which affects the legal status of the child and allows him to be considered, for all intents and purposes, as the child of the deceased man.
Key words: Medically assisted procreation, consent, post-mortem fertilization, cryopreservation, embryos, gametes, bigenitorial status, legal status of the child, protection of the child’s interest.
Sumario:
I. PRESERVAZIONE DELLA FERTILITÀ.-
II. CONGELAMENTO DEGLI OVOCITI.-
III.- CONGELAMENTO DI TESSUTO OVARICO.-
IV. PRELIEVO OVOCITI IMMATURI E CONGELAMENTO PREVIA MATURAZIONE OVOCITARIA IN VITRO.-
V. CRIOCONSERVAZIONE DEL SEME O DEL TESSUTO TESTICOLARE.-
VI. LA FECONDAZIONE POST MORTEM NELL’ESPERIENZA GIURIDICA ITALIANA.-
VII. PRIMA IPOTESI: L’IMPIANTO POST MORTEM DI EMBRIONE.-
VIII. SECONDA IPOTESI: UTILIZZO CON FINALITÀ PROCREATIVA POST MORTEM DI GAMETI MASCHILI PRELEVATI PRIMA DEL DECESSO DELL’UOMO.-
IX. STATUS GIURIDICO DEL NATO E RISVOLTI SUCCESSORI.-
X. LA PROCREAZIONE MEDICALMENTE ASSISTITA POST MORTEM NELL’ESPERIENZA GIURIDICA FRANCESE.-
XI. IL FONDAMENTO DEL DIVIETO DI P.M.A. POST MORTEM E I POTENZIALI PROFILI D’INCOMPATIBILITÀ CON LA COSTITUZIONE FRANCESE E CON LA CONVENZIONE EUROPEA DEI DIRITTI DELL’UOMO.-
XII. LA QUESTIONE DELL’AMMISSIBILITÀ DELL’ESPORTAZIONE ALL’ESTERO DEI GAMETI O DEGLI EMBRIONI PER L’ESECUZIONE DI UNA P.M.A. POST MORTEM.-
XIII. LA QUESTIONE DELLO STATUS GIURIDICO DEL BAMBINO NATO DALLA P.M.A. POST MORTEM.-
XIV. LA FECONDAZIONE POST MORTEM NELL’ESPERIENZA GIURIDICA SPAGNOLA.-
XV. REQUISITI LEGALI.-
XVI. GLI EFFETTI SUCCESSORI: CONDIZIONE DI EREDE NECESSARIO DEL FIGLIO CONCEPITO POST MORTEM COME CONSEGUENZA DEL PRINCIPIO COSTITUZIONALE DI EGUAGLIANZA.-
XVII. L’IMPIANTO POSTUMO DI EMBRIONI.
Referencia: Actualidad Jurídica Iberoamericana Nº 20 bis, junio 2024, ISSN: 2386-4567, pp. 72-115.
Revista indexada en SCOPUS (Q3), REDIB, ANVUR (Clase “A”), LATINDEX, CIRC (B), MIAR, RRDe (Q1), IDR (C3).