La tutela del futuro assegnatario della casa familiare in prospettiva rimediale

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Autor: Carlo Petta, Dottorando di ricerca in diritto civile, Lumsa (Libera Università Maria Ss. Assunta), sede di Palermo.
carlo.petta@live.it

Resumen: Il legislatore non ha previsto un’adeguata forma di tutela nei casi in cui il genitore proprietario dell’immobile alieni la casa familiare nella fase introduttiva del giudizio di separazione o, comunque, prima dell’udienza presidenziale.Lo studio analizza, in chiave critica, i possibili rimedi, preventivi o successivi alla cessione del bene, elaborati in dottrina e giurisprudenza, auspicando un intervento risolutivo della Corte Costituzionale che permetta di trascrivere la domanda giudiziale volta all’assegnazione della casa familiare. Solo quest’ultima rappresenterebbe, difatti, un’adeguata tutela del prioritario ed infungibile interesse della prole all’habitat domestico, di indiscussa rilevanza costituzionale.

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Sommario:
I. L’assegnazione della casa familiare ed il vuoto di tutela nella fase introduttiva del giudizio di separazione.
II. I rimedi preventivi: il sequestro.
III. (Segue) I provvedimenti cautelari d’urgenza.
IV. I rimedi successivi: l’azione revocatoria.
V. (Segue)  La nullità contrattuale.
VI. (Segue) L’azione di simulazione.
VII. La trascrivibilità della domanda giudizial

Referencia: Actualidad Jurídica Iberoamericana, núm. 3 bis, noviembre 2015, pp. 477-504.

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