La tutela del giovane atleta nell’equilibrio tra specifità dello sport e diritto comunitario

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Autor: Dr. Lorenzo Ripa, Professore a contratto Università Telematica San Raffaele Roma
lorenzo.ripa@unisanraffaele.gov.it

Resumen: Il saggio affronta problematiche relative ai rapporti tra le regole sportive e il diritto comunitario, analizzando le sentenze della Corte di Giustizia, dal caso Walrave a quello Meca Medina, che più di altre hanno inciso su tale relazione. In seguito, l’esame si incentra sulla tutela del giovane atleta tramite la valutazione delle regole federali che potrebbero essere d’ostacolo alla realizzazione di principi di matrice europea. Nello specifico, vengono presi in considerazione il c.d. vincolo sportivo e le indennità di formazione, al fine di valutarne eventuali profili di invalidità nel confronto con la funzione sociale ed educativa dello sport di cui all’art. 165 TFUE.

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Sumario:
I. I rapporti tra diritto comunitario e regole sportive.
1. Il principio di specificità dello sport e la sua funzione sociale.
2. Le sentenze della Corte di Giustizia applicazione del principio di specificità.
3. Il caso Meca Medina e il controllo di proporzionalità delle norme sportive.

II. Vincolo sportivo, indennità di formazione e tutela del giovane atleta.
1. Vincolo sportivo e indennità di formazione in generale.
2. L’esempio del calcio italiano: il vincolo sportivo e le indennità di formazione nella regolamentazione della FIGC.
3. Da Bosman al caso Bernard.

III. Considerazioni conclusive: il confronto tra le regole federali e la funzione sociale ed educativa dello sport.
1. L’invalidità del vincolo dei “giovani dilettanti” e dei “giovani di serie”: i casi Camilleri e Pacilli.
2. L’indennità di formazione: uno su mille ce la fa.

Referencia: Actualidad Jurídica Iberoamericana, núm. 2 bis, junio 2015, pp. 199-240.

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